Diffamazione: cosa prevede l’art. 595 c.p. – Guida pratica
- Avv. Fusco
- 16 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 ago
Indice:

Cos’è il reato di diffamazione
Art. 595 c.p. :
La diffamazione è disciplinata dall’art. 595 del Codice Penale e si configura quando una persona, comunicando con più soggetti, offende la reputazione di un altro individuo.
Lo Studio Legale Fusco, con sede a Santa Maria Capua Vetere, offre assistenza legale in materia di reati di diffamazione, sia online che offline, fornendo tutela specializzata e consulenze mirate.
Art. 595 Codice Penale: pene e sanzioni
Secondo l’articolo 595 c.p., la diffamazione è punita con:
Reclusione fino a 1 anno o multa fino a 1.032 euro nei casi generici.
Reclusione fino a 2 anni o multa fino a 2.065 euro se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato.
Reclusione da 6 mesi a 3 anni o multa da 516 euro in su se l’offesa avviene a mezzo stampa, con altri mezzi di pubblicità o in atti pubblici.
Aggravanti se l’offesa riguarda corpi politici, amministrativi, giudiziari o altre autorità.
Bene giuridico tutelato
La norma tutela la reputazione, intesa come l’onore e la considerazione sociale della persona nella collettività. È il “giudizio sociale” che gli altri hanno sull’individuo.
Quando si configura il reato di diffamazione?
Il reato si realizza quando sono presenti tre elementi:
Assenza dell’offeso → differenza rispetto all’ingiuria (abrogata).
Comunicazione con più persone → l’offesa deve raggiungere almeno due soggetti.
Offesa alla reputazione altrui → parole o espressioni che ledono l’immagine e la dignità della persona.
Quando si consuma il reato ?
La diffamazione è un reato istantaneo: si consuma quando l’offesa viene comunicata a più persone. Nel caso di diffamazione a mezzo stampa, il momento consumativo coincide con il luogo di stampa della pubblicazione.
Soggetti
Autore: chiunque può commettere diffamazione (reato comune).
Vittima: deve essere chiaramente identificabile, anche senza menzione esplicita del nome, purché il riferimento sia riconoscibile con certezza.
Elemento psicologico
Il reato richiede il dolo generico: la coscienza e volontà di offendere la reputazione altrui.
È ammesso anche il dolo eventuale, quando l’autore accetta il rischio che la propria condotta diffami un soggetto.
Cause di giustificazione: esercizio del diritto di cronaca e di critica
La legge bilancia il reato di diffamazione con la libertà di manifestazione del pensiero (art. 21 Cost.).Il diritto di cronaca e di critica scrimina la diffamazione quando rispetta tre requisiti fondamentali:
Verità del fatto (anche putativa, se basata su fonti attendibili e verificate).
Pertinenza → l’informazione deve avere un interesse pubblico.
Continenza → esposizione corretta e rispettosa, priva di eccessi offensivi.
La critica gode di maggiore elasticità, ma resta soggetta ai limiti di verità, pertinenza e continenza.
Assistenza legale per casi di diffamazione
Lo Studio Legale Fusco, con sede a Santa Maria Capua Vetere, assiste privati, professionisti e imprese in procedimenti per diffamazione, compresi i casi di:
Diffamazione a mezzo stampa.
Diffamazione sui social network e online.
Offese pubbliche in ambito lavorativo o istituzionale.
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