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Diniego Porto d'Armi per Precedenti di Polizia (C.E.D.): Cosa Fare?

Aggiornamento: 29 ago

Hai fatto richiesta per il porto d'armi, ma ti è stato negato a causa di precedenti di polizia? Spesso la motivazione del diniego fa riferimento al C.E.D., il Centro di Elaborazione Dati del Ministero dell’Interno. Non scoraggiarti, perché in molti casi è possibile presentare ricorso per ottenere il rilascio.



Cos'è il C.E.D. e perché influisce sul porto d'armi?


Il Centro di Elaborazione Dati (C.E.D.) è un archivio del Dipartimento di Pubblica Sicurezza dove vengono conservati tutti i dati acquisiti dalle forze dell'ordine durante le loro attività. Questi dati, comunemente noti come precedenti di polizia, possono derivare da:

  • Documenti ufficiali e amministrativi.

  • Sentenze o provvedimenti dell'autorità giudiziaria.

  • Indagini e attività di polizia.


Il diniego del porto d'armi può essere motivato non solo dai tuoi precedenti, ma anche da quelli di familiari o conviventi che risultano nel C.E.D. Se i dati presenti sono considerati "rilevanti" per la sicurezza pubblica, l'autorità può negare il rilascio della licenza.



Come affrontare un diniego di porto d'armi?


Ricevere un preavviso di diniego del porto d'armi non significa che la decisione sia definitiva. Hai la possibilità di agire per far valere i tuoi diritti.


Il nostro studio legale può assisterti in due modi principali:


  1. Cancellazione o aggiornamento dei dati al C.E.D. Esistono specifici termini di conservazione dei dati nel C.E.D. che variano in base alla tipologia di precedente (da 3 a 30 anni). Se i termini di legge sono scaduti, possiamo presentare un'istanza al Ministero dell'Interno per richiedere la cancellazione o l'aggiornamento dei dati che non dovrebbero più essere presenti nell'archivio.


  2. Presentazione di osservazioni al preavviso di diniego. Se hai ricevuto un preavviso di diniego del porto d'armi, hai 10 giorni per presentare le tue osservazioni e allegare documenti a supporto della tua richiesta. Il nostro studio valuterà il tuo caso, preparerà una strategia difensiva efficace e redigerà un atto che dimostri l'insussistenza dei motivi ostativi, aumentando così le possibilità di ottenere il rilascio.


    Se il porto d'armi ti è stato negato o hai ricevuto un preavviso di diniego, contattaci subito. Valuteremo la tua situazione e ti guideremo nel percorso più efficace per tutelare i tuoi diritti.



Scrivania di uno studio legale con fascicoli, fucile e pistola, per assistenza su porto d'armi e ricorsi C.E.D.

 
 
 

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